La Banca del Tempo di CERVIA
per un nuovo modello di società solidale , per una partecipazione attiva
Scambiamoci il tempo
 


 

Ma cos’è la Banca del Tempo?

Le Banche del Tempo sono un’esperienza diffusa sul territorio nazionale e nascono allo scopo di

mettere in contatto persone disponibili a scambiarsi dei servizi. Il principio su cui si basano le

Banche del Tempo è l’azione quotidiana dello scambio, quindi non si fa uso di soldi per

comprare o vendere servizi.

Cosa ci si scambia?

La gamma di servizi oggetto di scambio può essere molto varia. In parte è in funzione

dell’offerta (le cose che si è in grado di fare e che possono essere offerte), in parte della

domanda (di cosa si ha effettivamente bisogno che possa essere soddisfatto con un aiuto in

ore messe a disposizione da altri).

Perché rivolgersi a un “estraneo” per avere un servizio?

Spesso manca una cultura della reciprocità al di fuori della famiglia. Si avverte un certo pudore

nel chiedere, una più o meno palese diffidenza verso gli altri, un timore di sentirsi in obbligo.

Nell’esperienza quotidiana si vorrebbe a volte avere una giornata di 48 ore o il dono

dell’ubiquità. In taluni casi poi non si possono fare nemmeno cose semplici o urgenti (per

esempio, per impossibilità a muoversi, mancanza di parenti da attivare, ecc.). L’alternativa è

avvalersi di personale a pagamento, cosa spesso impossibile, o rassegnarsi a “non fare”. La

Banca del Tempo può essere invece una valida alternativa in una realtà sociale in cambiamento

in cui il nucleo famigliare si riduce a poche persone (a volte addirittura una o due), magari

lontane dal nucleo originario e perciò bisognose di relazione e sostegno.

Altre volte la famiglia ha problemi importanti per un anziano con difficoltà, uno o più bambini

di genitori entrambi lavoratori. In alcuni casi ancora il nucleo è composto da uno o due anziani

con difficoltà a uscire di casa anche per semplici operazioni come recarsi dal medico o fare una

spesa.

Come superare le difficoltà culturali?

Le esperienze delle Banche del Tempo sono fondate sulla costruzione di reti di persone che

imparano a conoscersi, discutono e promuovono il progetto.

La garanzia più forte deve derivare dalla consapevolezza che il tempo ha un valore.

Al di là dello status socio-culturale, del genere, dell’età, dell’etnia, tutti abbiamo una risorsa di

tempo che può dimostrarsi “libera da impegni” o “satura da impegni”, e nonostante ciò

riusciamo anche a sprecare del tempo.

Allora la Banca del Tempo è un ambiente, un gruppo di persone che propone di

razionalizzare il tempo, liberare il tempo soffocato e riempire il tempo vuoto. Questo è

quello che cerchiamo di spiegare a coloro che ci avvicinano e dicono “…ce ne occuperemo

quando avremo tempo”.

Ad esempio se una madre impiega ogni mese 12 ore per accompagnare i figli a scuola,

razionalizzando il tempo e mettendolo in circolo con altre persone (nonni o madri di altri

bambini) riesce a usare solo 4 ore mensili per svolgere la stessa attività. Questo risparmio di

tempo può essere utilizzato per aiutare gli altri, per migliorare la propria cultura, per

collaborare meglio con la famiglia. Inoltre le Banche del Tempo possono diventare anche uno

luogo di scambio di relazioni e amicizie, migliorando il rapporto complessivo all’interno di un

quartiere cittadino o di un paese.

Chi può partecipare alla banca del tempo?

Tutti, persino i più impegnati, nella logica del tempo liberato con servizi offerti da altri,

possono dedicare del tempo allo scambio o alla crescita culturale.

Il fondamento di queste attività è l’autogestione del gruppo e la pari dignità dei tempi, dei

saperi, delle risorse e delle esperienze delle diverse persone che non conduce alla dipendenza

di qualcuno rispetto a qualcun altro.